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Le portacontainer circumnavigano l’Africa? E Cosco a La Spezia ricorre a quelle da 20 mila Teu

Nel terminal container spezzino è atteso nei prossimi giorni l’attracco della prima portacontainer da 20 milaTeu del liner cinese. È un modo per adattarsi alla «nuova normalità», che a fronte delle difficoltà di transito nel mar Rosso impone di andare a doppiare il capo di Buona Speranza. E per equilibrare i tempi e i costi in crescita ci si affida a navi di maggiore capacità e a due nuovi loop indipendenti

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Ecco le prime conseguenze della crisi nel mar Rosso determinata dagli attacchi degli Houthi: Cosco Shipping ha deciso di scalare regolarmente il porto di La Spezia, inserendo nella rotazione del servizio Asia Mediterranean Service (AEM1) quattro navi da 20 mila Teu e di 400 metri di lunghezza. In questo modo, si cerca di adattarsi a una nuova normalità, dettata dalla necessità di circumnavigare l’Africa e di creare di conseguenza due nuovi loop indipendenti nel Mediterraneo, impiegando portacontainer di maggiore capacità. In particolare, nel La Spezia Terminal Container – riferisce Matteo Ferrando, Key Account Manager di Contship – sono pronti nei prossimi giorni «ad accogliere la Cosco Shipping Aries, la prima di una serie di ultra large container vessel impiegate nel servizio AEM1 (MED1) operato dal vettore cinese all’interno dell’alleanza Ocean Alliance». Ferrando ha anche tranquillizzato sul fatto che il terminal spezzino «ha già dimostrato di essere in grado di gestire operativamente questa tipologia di portacontainer, confermando così il nostro impegno nel soddisfare ogni tipologia di esigenza e nell’offrire il servizio di eccellenza che i nostri clienti si attendono».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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