Tutti parlano della legge di Bilancio e di misure che impattano soprattutto sulla vita delle persone. Ma ci sono anche tra le pieghe alcuni articoli dedicati al mondo del trasporto. Uno di questi è l’articolo 81, titolato proprio «Marebonus e Ferrobonus». Di fatto stanzia per ciascuna delle due misure, un fondo di 25 milioni per l’anno 2023. Quindi 50 milioni complessivamente. E quindi di fatto viene confermata un’importante misura che, seppure “sgocciolata” anno dopo anno quando sarebbe meglio renderla strutturale per un lasso temporale più ampio, ha reso l’esperienza italiana, almeno per quanto riguarda le Autostrade del Mare, un’autentica best practice.
A tal proposito, il Sole 24 Ore sostiene che gli incentivi all’uso da parte degli autotrasportatori delle Autostrade del Mare passa da un bonus concesso agli armatori, quindi replicando un metodo già adottato in passato, ma che però qualche associazione di categoria aveva contestato. Anche se di tutto questo per ora nella norma non c’è traccia, visto che ci si limita a dire che «l’individuazione dei beneficiari, la commisurazione degli aiuti, le modalità e le procedure per l’attuazione degli interventi sono disciplinate con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze». Quindi, in un secondo momento e con un atto normativo il cui contenuto andrà magari discusso.
La Finanziaria stanzia 50 milioni per marebonus e ferrobonus
All’articolo 81 della legge di Bilancio, ovviamente ancora da discutere in Parlamento e quindi da approvare, vengono rifinanziate due misure utili allo sviluppo dell’intermodalità. In pratica, ci sono per ognuna 25 milioni per l’anno 2023. Le modalità di erogazione sono rimesse a un successivo decreto
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