L’unione fa la forza. Lo si dice da secoli, in maniera quasi automatica e ormai stanca. Ma suscita ancora emozione quando effettivamente si tocca con mano che è così. Quando, come è accaduto sul porto di Napoli, la protesta degli autotrasportatori sostenuta dalla Fai, compatti e convinti nel sospendere selettivamente i servizi di trasporto a quei committenti che si rifiutavano di rispettare la normativa sui costi minimi, trova successo: in due giorni, quelli trascorsi dall’inizio dell’agitazione, sono stati conclusi più di 200 contratti di trasporto.
Un piccolo miracolo, simile a quello che avviene quando la Guardia di Finanza fa i blitz a Cortina e Milano, facendo impennare, come per incanto, l’emissioni di scontrini fiscali e i fatturati di esercizi commerciali. Perché di questo si tratta, di persone che si “scordano” di applicare la legge e poi, quando qualcuno li strattona ricordando loro che in questo modo si provocano danni alla collettività intera, si ravvedono. A Cortina, come sul Porto di Napoli.
C’è ancora qualche eccezione, qualche importante committente irriducibile, nei confronti dei quali persiste il fermo selettivo. In tutti gli altri casi, invece, l’attività è ripresa normalmente.
Finalmente, verrebbe da dire, un fermo (seppure selettivo) serve a qualcosa.
A Napoli vince il fermo selettivo: siglati più di 200 contratti di trasporto in due giorni
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