Non arriva inaspettata, ma è certo una notizia bomba. Negli Stati Uniti la Federal Express ha deciso di interrompere la collaborazione con Amazon. Da inizio settembre FedEx non effettuerà più consegne via terra per la big del commercio elettronico, dopo che già lo scorso giugno aveva rinunciato a effettuarle per via aerea. Il rapporto tra le due partner resta invece su scala internazionale, almeno per il momento.
Il contratto che legava i due giganti della Corporate America, in scadenza questo mese, non sarà quindi rinnovato. La motivazione della rottura risale probabilmente alla volontà di Amazon di espandersi nel settore spedizioni, ampliando sempre più le proprie attività logistiche, di trasporto e consegna.
In particolare, la società di Bezos sta investendo nel leasing di aerei cargo, nell’acquisto di autocarri e di droni e nel finanziamento di reti di autisti a livello locale. A queste mosse FedEx ha ritenuto di reagire sganciandosi dal colosso online e presentandosi ai retailer online e tradizionali come concorrente per ogni necessità di trasporto e consegna. “Il cambiamento è coerente con la strategia di focalizzarci sul più ampio mercato del commercio elettronico – è stato il commento della multinazionale dello shipping – uno sviluppo che i nostri recenti annunci legati al network FedEx Ground (divisione di FedEx che consegna via terra nei 50 stati americani – NdR) ci hanno posizionato estremamente bene per realizzare”.
Anche la risposta di Amazon è stata tranquilla: “Stiamo costantemente innovando per migliorare l’esperienza delle spedizioni agli utenti e talvolta questo ci spinge a rivalutare le nostre relazioni con i corrieri. Nel corso degli anni FedEx si è dimostrato un ottimo partner e apprezziamo tutto il loro lavoro fatto per noi”.
Ora però il problema da risolvere per l’azienda di Seattle è quello di un’alternativa per l’invio di milioni di pacchi dei consumatori americani durante la stagione di fuoco di fine anno, cercando anche di accelerare il servizio con consegne a domicilio in giornata. Vanno in questa direzione l’annuncio del programma ‘Delivery Service Partners’, per attrarre imprenditori disposti a creare una rete di consegne locali di centinaia di magazzini e centri di smistamento con un massimo di 40 furgoni, e le prime consegne via drone.
Inoltre Amazon sta investendo 1,5 miliardi di dollari per potenziare il servizio Amazon Air con un hub nel Kentucky che aprirà nel 2021 e che arriverà a includere 50 velivoli. L’obiettivo è disporre di una rete per lo shipping via aria capace di consegnare entro due giorni in quasi tutti gli Stati Uniti. FedEx è tuttavia rimasta finora indispensabile per coprire l’ultimo miglio, ovvero portare i pacchi a casa del cliente, e l’ambizione di Bezos di emarginare tutti i leader delle consegne rimane ancora lontana.
Non pare comunque che la decisione della società di trasporto di Memphis costituisca un ostacolo insormontabile per Amazon, che con l’espansione nella logistica e trasporti, nello scorso mese di luglio, è stata in grado di gestire la consegna del 45% degli ordini. Il servizio postale americano è stato usato per il 28% delle spedizioni e UPS per il 21%. FedEx quindi – come ha evidenziato la stessa impresa fondata da Frederick Smith – aveva già assunto un ruolo molto secondario: nel 2018 Amazon aveva rappresentato circa 1 miliardo di dollari di entrate per FedEx, pari a solo l’1,3% del fatturato totale (dati Bloomberg).
Da parte sua FedEx ha annunciato che da gennaio 2020 consegnerà 7 giorni su 7, amplierà la collaborazione con l’U.S. Postal Service e aumenterà gli investimenti per la consegna dei pacchi oversize. Di recente la società ha stretto una partnership con Walmart e Walgreens per la spedizione in 24 ore e ha avviato un accordo con Target, che mira a utilizzare i suoi punti vendita come hub di spedizione locali. Per l’ultimo miglio, infine, ha avviato a marzo i test di SameDay Bot, un fattorino-robot guidato dall’intelligenza artificiale in grado di consegnare piccoli pacchi in modo sicuro a domicilio entro le 24 ore.
La rivale UPS, il più grande servizio di shipping Usa, ha viceversa scelto di proseguire la relazione commerciale con Amazon, con una quota ricavi vicina al 10%, cavalcando l’aumento delle consegne in giornata per i clienti Amazon Prime.