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Il governo velocizza le infrastrutture: ecco le opere interessate

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Per far ripartire il paese c’è bisogno di sbloccare una serie di lavori infrastrutturali, congelati da anni in attesa di vedere la luce. Adesso sembrerebbe la volta buona. Il decreto Sblocca Italia approvato lo scorso venerdì 29 agosto dal consiglio dei ministri imprime una decisiva spinta ai lavori infrastrutturali nei seguenti modi: 

– Accelerando tramite semplificazione burocratica la partenza di alcune opere già finanziate, come la AV/AC Napoli-Bari (valore 6 miliardi e 700 milioni) che aprirà i cantieri nel novembre 2015 invece che nel gennaio 2018 e del collegamento ferroviario Palermo-Catania-Messina (valore 5 miliardi e 200 milioni, apertura cantieri dicembre 2015). Con lo stesso criterio vengono sbloccati gli interventi sugli aeroporti (Malpensa, Venezia, Genova, Firenze, Fiumicino, Salerno per un valore complessivo di 4 miliardi e 600 milioni). Rientra in questa fattispecie anche la defiscalizzazione degli investimenti privati per l’autostrada Orte-Mestre (10 miliardi 400 milioni).

– Destinando nuove risorse a opere in parte finanziate a condizione che i cantieri aprano entro date certe nell’arco di dieci mesi dall’approvazione del decreto. Questo pacchetto di interventi è finanziato con quasi 4 miliardi di euro (3 miliardi 890 milioni), di cui 841 milioni dal fondo revoche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e 3 miliardi 48 milioni dal Fondo di coesione e sviluppo.

– Facendo aumentare gli investimenti privati in infrastrutture tramite la revisione e quindi l’eventuale allungamento delle concessioni, con contestuale moderazione degli incrementi tariffari dei pedaggi autostradali. Il valore delle opere realizzabili in questo modo è di 12 miliardi 200 milioni.

Tra le infrastrutture viarie che rientrano in questo pacchetto di lavori si possono ricordare la Trieste-Venezia, il quadrilatero Umbria-Marche, la statale 131 e 291 in Sardegna, la pedemontana Piemontese, la Statale internazionale 340 (Tremezzina), la Statale Telesina e statale 212 in Campania, due lotti sulla Salerno-Reggio in Calabria, l’asse Gamberale-Civitaluparella in Abruzzo.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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